Continuità e innovazione nelle industrie litiche dal Neolitico all'Età del rame in Italia centrale
La ricerca intende mettere in evidenza sia i caratteri conservativi, sia gli elementi innovativi nelle produzioni litiche delle comunità dell'Italia centrale dal Neolitico antico all'Eneolitico (V-III millennio a.C. in cronologia non calibrata).
Il periodo considerato copre un'ampia estensione cronologica, all'interno della quale avvengono fondamentali trasformazioni, come l'avvento della prima agricoltura, l'intensificazione della produzione, l'introduzione del rame, che provocheranno importanti cambiamenti nei regimi economici e nelle strutture sociali dei gruppi. Tracce tangibili di queste modificazioni possono essere individuate all'interno della cultura materiale, nelle produzioni ceramiche e litiche, che riflettono precise esigenze legate alla sfera della sussistenza, dei rapporti sociali, dell'ideologia.
La ricerca si propone di analizzare le produzioni litiche provenienti da alcuni siti neolitici ed eneolitici attualmente in corso di scavo nell'Italia centrale: tali complessi verranno indagati con un metodo di analisi integrato, che prende in esame i manufatti dal punto di vista tecnologico, tipologico e funzionale, al fine di ricostruire la catena di operazioni che va dalla fase di acquisizione della materia prima a quella di produzione dei manufatti, del loro uso e abbandono.
I casi di studio sono stati individuati nelle industrie litiche provenienti da siti neolitici ed eneolitici delle Marche: Maddalena di Muccia, Piani di Calisti di Esanatoglia, Portonovo. La prospettiva diacronica permetterà di percepire meglio le esigenze delle società in trasformazione o riscontrare l'eventuale perdurare di soluzioni tecniche.
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