Pyrgi. Santuario e Porto di Caere

Type: 
National site
Location: 
Lazio - Roma - Santa Severa
Supervisor: 
Michetti Laura Maria
Responsibles: 

Michetti Laura Maria

Cooperators: 
  • Belelli Marchesini B.
  • Bonadies M.
  • Conti A.
  • Giuliani B.
  • Marziali V.
  • Zinni M.

Il porto e il santuario di Pyrgi (Santa Severa, RM) hanno giocato un ruolo di fondamentale importanza nella storia del Mediterraneo antico, rappresentando la proiezione sul mare della metropoli Caere (attuale Cerveteri), una delle più importanti città etrusche che traeva le proprie ricchezze dal controllo dei traffici marittimi. A causa della sua posizione geografica, Pyrgi era il primo approdo per chi da sud percorreva le rotte tirreniche. Il santuario di Pyrgi è uno dei pochi menzionati dalle fonti letterarie antiche, essendo connesso con eventi storici cruciali per l’equilibrio politico ed economico nell’area mediterranea (per es. la Battaglia di Alalia, 540 a.C.).
Finanziato dalla Sapienza fin dal 1957, lo scavo di Pyrgi è uno dei primi – in ordine di tempo - "Grandi Scavi”, concepito fin dall’inizio (M. Pallottino, poi G. Colonna) come un cantiere-scuola che ha formato generazioni di archeologi italiani e stranieri. La celere pubblicazione dei risultati ha costituito un punto di riferimento per studi fondamentali nei campi della storia del comparto etrusco-italico, dell’architettura, dell’arte, dell’epigrafia e della linguistica, anche grazie a ritrovamenti eccezionali, quali quello delle Lamine d’oro (recentemente celebrato alla Sapienza nel Workshop "Le lamine d'oro a 50 anni dalla scoperta") e degli innovativi sistemi di decorazione in terracotta dei templi.
Il santuario si estende per oltre 14.000 metri quadri lungo la costa e include due differenti aree sacre, separate da un corso d’acqua. Il Santuario Monumentale viene considerato l’espressione del potere politico di Caere. Come documentato dai testi “gemelli” etrusco e fenicio delle lamine, il Tempio B viene dedicato dal tiranno di Caere Thefarie Velianas (510 a.C.) alla dea Ilithia-Leucothea come un luogo di culto a carattere internazionale, realizzato secondo un progetto architettonico innovativo. Le decorazioni del tetto e le iscrizioni documentano il culto di Uni e Tinia – le divinità principali del pantheon etrusco – insieme a quello di Ercole. Completano il progetto del tiranno l’area sacra C (dove saranno poi nascoste le lamine) e il cd. Edificio delle venti celle, forse destinato alla prostituzione sacra.
Intorno al 470/60 a.C. l’area sacra viene quasi raddoppiata con l’erezione del Tempio A, a pianta tuscanica e anch’esso dedicato ad Ercole questa volta accompagnato da Thesan/Leukothea, e l’estensione del muro di témenos verso Nord. Il nuovo tempio rispecchia il corso anti-tirannico della politica di Caere, come sottolineato dall’altorilievo del frontone posteriore (un capolavoro dell’arte etrusca, esposto nel Museo di Villa Giulia) rappresentante rari episodi della saga dei Sette contro Tebe.
Il Santuario Monumentale è direttamente connesso alla città madre con la monumentale via Caere-Pyrgi, che richiama nel suo ruolo la strada che univa Atene al Pireo. Nel V sec. a.C. il sui tratto terminale si indirizza proprio verso la facciata posteriore del Tempio A, sottolineando il carattere politico e ufficiale del santuario stesso.
Il Santuario Meridionale è una seconda area sacra indipendente dalla precedente, prova di monumentalità e caratterizzata da numerosi differenti piccoli altari e modeste strutture. L’assetto planimetrico, i rituali, la tipologia delle offerte votive e le dediche iscritte che menzionano Demetra suggeriscono lo svolgimento in loco di culti demetriaci; le numerose iscrizioni etrusche evidenziano il culto parallelo di Kore (etr. Cavatha) e del suo compagno infero (etr. Sur/Suri). Il contesto di Pyrgi rappresenta il più antico ed elaborato esempio di culti di questo tipo in Etruria. La quantità di ceramica attica offerta nell’area sacra è eccezionale rispetto agli altri santuari etruschi. Il dono più importante è una grande phiale (480/470 BC) attribuita al Pittore di Brygos, nella quale compare la più antica rappresentazione della strage dei Proci narrata nell’Odissea.
L’attuale area di scavo (2009-oggi; direttore degli scavi M.P. Baglione e dal 2016 L.M. Michetti) interessa il settore tra il Santuario e l’insediamento portuale. Sono state scavate diverse strutture (fine VII – IV sec. a.C.) – alcune delle quali provviste di tetti decorati – erette lungo una strada glareata che si diparte dalla via Caere-Pyrgi and si dirige verso il porto orientale. Gli edifici, alcuni depositi votivi e un altare da fuoco delineano un quartiere residenziale forse occupato in pare dal clero del santuario, destinato a funzioni “pubbliche” e di rappresentanza – probabilmente anche doganali – e dove si svolgevano anche pratiche rituali.
Queste nuove evidenze possono essere correlate al porto, ma anche al Santuario, gettando una nuova luce sulla sua organizzazione, secondo il modello che conosciamo per i grandi santuari emporici del Mediterraneo. I risultati degli scavi recenti stanno anche contribuendo ad una migliore conoscenza dell’assetto urbano di Pyrgi (viabilità, ripartizioni catastali, funzione degli isolati), dei possibili sistemi difensivi (evocati dallo stesso nome greco "Pyrgoi” e del rapporto con la “colonia maritima” fondata dai Romani nel 273 a.C.

Bibliography: 

Santuario Monumentale e Santuario Meridionale

  • AA.VV., Santa Severa (Roma). Scavi e ricerche nel sito dell’antica Pyrgi (1957-1959), in Notizie degli Scavi VIII: 145-263.
  • AA.VV., Pyrgi. Scavi del Santuario etrusco (1959-1967), in Notizie degli scavi XXIV, II suppl., 1970
  • AA.VV., Pyrgi. Scavi del Santuario etrusco (1969-1971), in Notizie degli scavi XLII-XLIII (1988-1989), II suppl., 1992
  • AA.VV., Die Göttin von Pyrgi. Archäologische, linguistische und religiongeschichtliche Aspekte, Akten des Kolloquiums, Tübingen 16-17 1979, Firenze 1981.
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  • M.P. BAGLIONE, Rinvenimenti di ceramica attica dal santuario dell’Area Sud, in Dei ed eroi greci in Etruria, Atti del Colloquio internazionale (Roma 1997), in Scienze dell’Antichità 10, 2000, pp. 337-382.
  • G. COLONNA, 2004, I Greci di Caere, in G.M. Della Fina (a cura di), I Greci in Etruria, Atti dell’XI Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l’Archeologia dell’Etruria, Annali Faina XI: 69-94.
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  • B. BELELLI MARCHESINI, C. CARLUCCI, M.D. GENTILI, L.M. MICHETTI, Riflessioni sul regime delle offerte nel santuario di Pyrgi, in Il Fanum Voltumnae e i santuari comunitari dell’Italia antica, Atti del XIX Convegno Internazionale di studi sulla storia e l’archeologia dell’Etruria (Orvieto 2011), in AnnFaina XIX, Roma 2012, pp. 227-263
  • M.P. BAGLIONE, B. BELELLI MARCHESINI, C. CARLUCCI, M.D. GENTILI, L.M. MICHETTI, Pyrgi. A Sanctuary in the Middle of the Mediterranean Sea, in Sanctuaries and the Power of Consumption. Networking and Formation of the Elites in the Archaic Western Mediterranean World, Proceedings of the International Conference (Innsbruck 2012), Wiesbaden 2015, Vol. 92, pp. 221-237
  • M.P. BAGLIONE, L.M. MICHETTI (a cura di), Le lamine d’oro a cinquant’anni dalla scoperta. Dati archeologici su Pyrgi nell’epoca di Thefarie Velianas e rapporti con altre realtà del Mediterraneo, Convegno Internazionale (Roma 2015), in ScAnt 21.2, 2015.
  • B. BELELLI MARCHESINI, L.M. MICHETTI, Pozzi, bothroi e cavità: atti rituali e modalità di chiusura in contesti sacri di ambito etrusco, in Il sacrificio. Forme rituali, linguaggi e strutture sociali, Atti del Convegno (Roma 2015), in ScAnt 23.3, 2017, in stampa.
  • M.P. BAGLIONE, M.D. GENTILI (a cura di), Riflessioni su Pyrgi: scavi e ricerche nelle aree del santuario, Roma 2013.

Nuovi scavi a nord del Santuario: il “Quartiere cerimoniale”

  • M.P. BAGLIONE, B. BELELLI MARCHESINI, C. CARLUCCI, L.M. MICHETTI, Recenti indagini nel comprensorio archeologico di Pyrgi (2009-2010), in Scienze dell’Antichità 16, 2010, pp. 541-560
  • L.M. MICHETTI, M.P. BAGLIONE, B. BELELLI MARCHESINI, C. CARLUCCI, M. BONADIES, A. CONTI, B. GIULIANI, M. ZINNI, L. ORLANDO, Pyrgi, l'area a nord del santuario: nuovi dati dalle recenti campagne di scavo, in Scienze dell'Antichità, 23.1, 2017, pp. 135-172
  • L.M. MICHETTI, B. BELELLI MARCHESINI, M.P. BAGLIONE, C. CARLUCCI, Pyrgi, harbour and sanctuary of Caere: landscape, urbanistic planning and architectural features, in Archeologia e Calcolatori 28
  • M.P. BAGLIONE, L.M. MICHETTI, Tra Caere e Pyrgi. I grandi santuari costieri e la politica di Caere, in La città etrusca e il sacro. Santuari e istituzioni politiche, a cura di E. Govi, Atti del Convegno (Bologna 2016), Bologna 2017, pp. 97-120

Insediamento, porto, via Caere-Pyrgi, territorio

  • B. BELELLI MARCHESINI, L’abitato costiero di Pyrgi: osservazioni sull’impianto urbanistico e sugli aspetti edilizi, in From Huts to Houses, Proceedings of the International Semimar at the Norwegian and Swedish Institutes (Roma 1997), Stokholm: 395-405.
  • G. COLONNA, Nuovi dati sui porti, sull’abitato e sulle aree sacre della Pyrgi etrusca, in Studi Etruschi LXXVI, 2010-2013, pp. 81-109.
  • L.M. MICHETTI, B. BELELLI MARCHESINI, M.C. BIELLA, Il santuario di Montetosto sulla via Caere-Pyrgi, Roma 2015.
  • L.M. MICHETTI, La via Caere-Pyrgi all’epoca di Thefarie Velianas. Il santuario di Montetosto, in Le lamine d’oro a cinquant’anni dalla scoperta. Dati archeologici su Pyrgi nell’epoca di Thefarie Velianas e rapporti con altre realtà del Mediterraneo, Convegno Internazionale (Roma 2015), a cura di M.P. Baglione, L.M. Michetti, in ScAnt 21.2, 2015, pp. 153-172.
  • L.M. MICHETTI, Ports. Trade, Cultural Connections, Sanctuaries, and Emporia, in Caere (Cities of the Etruscans, 1), ed. Nancy de Grummond and Lisa C. Pieraccini, University of Texas Press, Austin 2016, pp. 73-86.
Funding: 

Grandi Scavi di Ateneo

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