Dipartimento di Scienze dell'Antichità

Il complesso fortificato di Monreale si estende su due rilievi del sistema collinare omonimo, a dominare la pianura del Campidano fra il golfo di Oristano e quello di Cagliari, in Sardegna.Il castello, che ha avuto funzioni diverse ( sede residenziale, postazione di controllo del territorio mediocampidanese, punto di concentramento delle truppe giudicali, granaio sicuro dagli attacchi nemici, carcere) è un elemento fondate del confine che separava i giudicati di Arborea e Cagliari.

Parte del circuito murario è ancora in elvato, lungo circa 950 m e caratterizzato da una cinta fortificata con otto torri e due porte, una a Nord verso Sardara e l’altra a Ovest, detta “Porta San Gavino”. In posizione dominante si eleva un mastio sito nella posizione più elevata, a pianta poligonarde irregolare. Le indagini archeologiche, avviate a partire dal 1992, vedono nel grande progetto avviato nel 2008 un'occasione per interventi importanti sia nel mastio che nel borgo, per altro mai indagato. Gli scavi hanno evidenziato una complessa stratigrafia che parte da capanne protostoriche e che, nei secoli, gunge alle strutture pienamente medievali. La struttura attuale ed i materiali rinvenuti nel corso delle indagini attestano infatti della presenza aragonese, anche in forme auliche, visto che il castello fu anche sede del vicerè d'Aragona.

In parallelo ai lavori di scavo è attivo un laboratorio di documentazione sui materiali rinvenuti.