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F.a.q.

Laurea e Laurea magistrale

Sono istituiti due livelli di diploma: la Laurea e la Laurea magistrale. Per il conseguimento della Laurea di primo livello (o semplicemente: Laurea), di qualsiasi tipo, è necessario aver conseguito almeno 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) attraverso la frequenza delle attività formative proposte nell’ambito del Corso di Laurea; al termine del corso di studi è prevista una prova finale che consiste in un breve elaborato scritto. Tra i requisiti comuni richiesti dai regolamenti e che segnano un’innovazione importante rispetto al recente passato si segnalano lo studio obbligatorio di almeno una lingua straniera europea e l’acquisizione, anch’essa obbligatoria, di abilità informatiche. Le Lauree offrono una solida formazione di base nei rispettivi ambiti, unita ad elementi di professionalizzazione e di diretta operatività, in alcuni casi anche accentuata; la differenziazione può avvenire attraverso le scelte guidate degli studenti e può corrispondere a percorsi diversi all’interno dello stesso Corso di Laurea.

Alle Lauree magistrali si accede dopo la Laurea, scegliendo tra le molte specializzazioni previste. Sono destinate alla preparazione di specifiche figure di operatore culturale, nonché alla formazione di futuri ricercatori, di personale direttivo della Pubblica amministrazione, a coloro che desiderano una formazione approfondita in settori di grande rilevanza. Per la Laurea Magistrale sono necessari 120 Crediti Formativi Universitari (CFU) e per il suo conseguimento deve essere preparata una Tesi di Laurea.


I fondamenti dell’organizzazione didattica
Due importanti novità negli assetti dei corsi e nell’organizzazione della didattica si accompagnano all’attivazione dei due nuovi sistemi di laurea. L’introduzione dei crediti formativi universitari come unità di calcolo e di valutazione dell’impegno e dell’apprendimento degli studenti e la riorganizzazione degli insegnamenti tradizionalmente impartiti secondo più ampie classificazioni in “settori scientifico-disciplinari”, la cui intitolazione può talora risultare oscura e che si affermano però come gli elementi fondanti di una nuova distribuzione di base delle competenze e dei saperi; è dunque giusto imparare a conoscerli e acquistare con essi una certa familiarità.


I crediti

1. Che cos’è un credito?
Il credito (spesso indicato con la sigla CFU, che sta per: credito formativo universitario) è l’unità di base del nuovo ordinamento universitario. Il credito vuole misurare concretamente (in ore di lavoro) l’impegno medio che ogni studente dovrà affrontare in rapporto alle diverse competenze da acquisire e agli esami da sostenere. Ogni credito, secondo la convenzione adottata negli ordinamenti didattici, corrisponde a 25 ore di lavoro complessivo da parte dello studente. Queste 25 ore di lavoro complessivo per ogni credito comprendono, ovviamente, sia la frequenza di lezioni, esercitazioni e laboratori, sia la preparazione individuale sulla base di testi di supporto ai corsi.

2. Come si ripartiscono le 25 ore di lavoro all’interno di ogni credito?
La Facoltà di Lettere e Filosofia ha previsto che ogni credito comprenda 6 ore di lezione, 2 ore di esercitazioni e 17 ore di preparazione individuale.

3. Quanti crediti sono richiesti per ogni anno di corso, e quanti per la laurea triennale?
In ogni anno di corso lo studente dovrà acquisire 60 crediti (180 nell’intero triennio): questo significa che in un anno saranno svolte 1500 ore di lavoro, almeno 360 delle quali sotto forma di lezioni, e la parte restante come esercitazioni e lavoro individuale. Un calcolo approssimativo indica che lo studente in un anno accademico – esclusi i periodi festivi – avrà un impegno complessivo di circa 5 o 6 ore quotidiane, tra lezioni, esercitazioni, laboratorio e lavoro individuale. Anche la prova finale è calcolata in crediti (che rientrano nei 60 del terzo anno), per un totale di 12 cfu.

4. Quali sono i vantaggi offerti dalla organizzazione in base ai crediti?
L’organizzazione in base ai crediti offre allo studente almeno due vantaggi:

  • rende più facile il riconoscimento degli studi effettuati in altre Università italiane e straniere (ad esempio, per i programmi Socrates, con il sistema ECTS): per fare un esempio, 6 crediti di “LANT/07 – Archeologia classica” acquisiti dallo studente in qualunque altra Università sono immediatamente comparabili a 6 crediti di L-ANT/07 del nostro Corso di Laurea, e dunque è automatico il loro riconoscimento integrale;
  • permette di rendere più equilibrati i programmi dei corsi e degli esami.

I settori scientifico-disciplinari
Un’altra novità che trova la sua prima applicazione con la laurea triennale è costituita dai nuovi settori scientifico-disciplinari.

1. Che cosa sono i “settori scientifico-disciplinari”?
Con la locuzione “settore scientifico-disciplinare” (s.s.d.) si intende indicare il nuovo tipo di ripartizione delle competenze presenti nelle diverse Facoltà. In questi ultimi anni sono avvenuti due processi indirizzati a una semplificazione dell’ordinamento degli insegnamenti universitari: i singoli insegnamenti sono stati riuniti in gruppi omogenei, ciascuno comprendente discipline tra loro affini (ad esempio, la Storia romana, l’Epigrafia latina e le Antichità romane sono state raggruppate nel settore scientifico disciplinare [s.s.d.] L-ANT/03).

2. Che senso ha l’indicazione del settore scientifico-disciplinare nella tabella di un Corso di laurea?
L’indicazione del settore scientifico-disciplinare segnala allo studente che dovrà acquisire i crediti all’interno di quel settore, frequentando lezioni di uno o più insegnamenti e svolgendo il lavoro individuale richiesto per superare la prova d’esame. Attraverso il titolo dell’insegnamento lo studente capirà quali parti all’interno del settore saranno particolarmente approfondite.


Le nuove forme di organizzazione didattica
Test di accesso
Per tutti i Corsi di laurea triennali della Sapienza è richiesta la partecipazione a una prova di ingresso per la verifica delle conoscenze (PIVC).
I risultati dei test di accesso non impediscono l’immatricolazione ma hanno lo scopo di individuare eventuali carenze nelle conoscenze di base che possono essere colmate con appositi corsi organizzati dalla Facoltà.

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