Hodeida town planning and the Red Sea coast of Tihama (Yemen)

Tipologia: 
Ricerca
Argomento: 
Archeologia e storia dell'arte islamica
Direttore: 
Fontana Maria Vittoria
Responsabili: 

Fontana Maria Vittoria

Collaboratori: 
  • Artusi S. (dottore di ricerca, elaborazione dati)
  • Giunta R. (ricercatore, Università Orientale di Napoli)
  • Rosati D. (disegnatore)

L’area costiera yemenita del Mar Rosso ebbe un particolare sviluppo urbanistico fra il XVIII e il XIX secolo a causa delle frequentatissime rotte commerciali che collegavano l’Oceano Indiano all’Europa, sviluppatesi in particolare a causa del commercio del caffé.

La città più settentrionale è Lohayya, la più meridionale è Mokha (la patria dell’esportazione del caffé); in una posizione più o meno centrale fra le due si pone Hodeida. Il tessuto urbano di queste città risale al tardo periodo ottomano; gli edifici storici la ricca decorazione architettonica in stucco e in legno che ne caratterizzano le costruzioni a più piani danno vita al cosiddetto “Red Sea style”. La ricerca è stata ampliata anche ad un’altra località costiera, Khokha, nonché ad altri centri interni della stessa regione della Tihama, quali Zabid, Bayt al-Faqih e Hayys.

Il team è composto, allo stato attuale, di tre persone: Maria Vittoria Fontana (architettura e decorazione architettonica), Roberta Giunta (lettura delle fonti e delle iscrizioni in arabo), Simona Artusi (informatizzazione dati). La missione si avvale dell’opera di Danilo Rosati (disegnatore). È doveroso fare menzione dell’arch. Eugenio Galdieri (urbanistica), autore della pianta di Hodeida, sfortunatamente scomparso nel 2010. Il primo survey nell’area risale al 1992.

Il lavoro si è concentrato soprattutto nella città di Hodeida. Menzionata per la prima volta nel 1454-55, Hodeida non costituisce an ancient settlement. Il suo sviluppo urbano può essere ricostruito sulla base delle fonti letterarie europee a partire dalla visita di Carsten Niebuhr nel 1763. Dalla metà dell’Ottocento la città fu governata dagli Ottomani in due riprese, la seconda – iniziata nel 1872 – cessò definitivamente nel 1934.

L’area di Hodeida era ricca di edifici destinati in buona parte a rappresentanza commerciale ma spesso utilizzati anche come abitazione dei singoli ricchi mercanti, per ovvi motivi di sicurezza e controllo. Questi tendevano a trasferire nelle loro nuove dimore elementi architettonici o decorativi tipici delle loro rispettive terre d’origine: nel periodo del suo massimo splendore (XIX secolo), infatti, Hodeida era frequentata o stabilmente abitata da Arabi, Baniani (i Baniani sono fuoriusciti indo-pakistani istallatisi originariamente in Madagascar), Indiani, Persiani, Greci e, ovviamente, da Turchi ed Egiziani.

Bibliografia: 
  • Maria Vittoria Fontana, Eugenio Galdieri, Roberta Giunta & Lucia Caterina, al-Hudaydah, Yemen: una lettura pluridisciplinare. Primo rapporto preliminare (1997), Annali dell’Istituto Universitario Orientale, 58/1-2 (1998), pp. 111-142 [In questo rapporto preliminare sono vagliate le fonti europee che, a partire da Niebuhr (1763), ci forniscono informazioni storico-urbanistico-architettoniche su questa città (M.V.F.). Viene presentato un primo schizzo planimetrico, eseguito con il sistema della celerimensura (metodo di misurazione rapida), che consente sia di identificare il perimetro urbano di specifico interesse storico e documentario, sia di posizionare al suo interno un numero ragguardevole di edifici storici (più di cento) in parte già rilevati e qui presentati (E.G.). Capitoli importanti sono, inoltre, quello dell’epigrafia – riscontrabile sui portali e sulle facciate di questi edifici (R.G.) – e quello della decorazione architettonica in legno, stucco e mattoni – sia all’esterno sia all’interno di questi (M.V.F.). Conclude questo rapporto preliminare un contributo su alcuni frammenti di porcellana cinese rinvenuti nel corso di una raccolta di superficie a Mokha (L.C.)];
  • Roberta Giunta, The Talismanic-religious Nature of Late Ottoman Inscriptions in the Tihāmah cities, Proceedings of the Seminar for Arabian Studies, 32 (2002), pp. 269-279;
  • Maria Vittoria Fontana, The Islamic Tihama Project of the Italian Archaeological Mission in Yemen, Sapienza University Days in the Republic of Yemen, Sana’a, 27 – 31 October 2007.
Finanziamenti: 
  • Università Orientale di Napoli
  • Sapienza
Galleria1
  • Galleria1
  • Galleria2
  • Galleria3
  • Galleria4
  • Galleria5
  • Galleria6
  • Galleria7
  • Galleria8

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma