
Presentazione del libro: C. Chandezon, B. D’Andrea, A. Gardeisen, a cura di (2024) - Circulations animales et zoogéographie en Méditerranée (Xe siècle av. J.-C.-Ier siècle apr. J.-C.) - Circolazioni animali e zoogeografia del Mediterraneo (X secolo a.C.
Quando: 11/04/2025
Dove: Aula di Archeologia - Facoltà di Lettere e Filosofia
Presentazione del libro: C. Chandezon, B. D’Andrea, A. Gardeisen, a cura di (2024) - Circulations animales et zoogéographie en Méditerranée (Xe siècle av. J.-C.-Ier siècle apr. J.-C.) - Circolazioni animali e zoogeografia del Mediterraneo (X secolo a.C.-I secolo d.C.), École Française d’Athènes, École Française de Rome.
La storia degli spostamenti nel Mediterraneo antico è stata a lungo limitata a quella degli esseri umani e inserita nel contesto di ambienti antropici, a scapito degli spostamenti degli animali. L'ascesa degli studi sugli animali porta ora alla loro piena integrazione in questa storia che è anche parte di quella degli ambienti e delle società che li abitano. Durante il I millennio a.C. a.C., le specie diminuirono sotto la pressione umana (leoni, elefanti) o addirittura scomparvero; altri arrivarono da mondi lontani, come il pavone o lo zebù, talvolta introdotti dagli uomini indipendentemente dalla loro volontà. Lo spostamento delle mandrie diede origine all'allevamento del bestiame. Specie selvatiche sono migrate spontaneamente, come le locuste. Gli animali si rivelano così soggetti e oggetti della storia della fauna mediterranea. È questa varietà di circolazioni animali e il modo in cui esse riconfigurano la distribuzione geografica delle specie nello spazio mediterraneo che questo libro studia, proponendo la prima zoogeografia storica del Mediterraneo antico.
The history of mobility in the ancient Mediterranean has long been limited to that of humans and placed in the context of anthropic environments, to the detriment of animal mobility. The rise of animal studies now leads to their full integration into this history, which is also part of that of the environments and societies that inhabit them. During the first millennium BC, animal species declined under human pressure (lions, elephants) or even disappeared; others arrived from distant worlds, such as the peacock or the zebu, sometimes introduced by humans independently of their will. The movement of herds gave rise to livestock breeding. Wild species migrated spontaneously, such as locusts. Animals thus reveal themselves as subjects and objects of the history of Mediterranean fauna. It is this variety of animal circulations and the way in which they reconfigure the geographical distribution of species in the Mediterranean area that this book studies, proposing the first historical zoogeography of the ancient Mediterranean.
Programma
Saluti Istituzionali di:
Francesca Romana Stasolla, Direttrice del Dipartimento di Scienze dell’Antichità
Marco Mancini, Direttore del Dipartimento di Lettere e Culture moderne
Maria Teresa D'Alessio, Coordinatrice della Scuola di Dottorato in Archeologia
Audrey Bertrand, Direttrice di Studi della Sezione "Antichità" dell’École Française de Rome
Interventi di:
Bruno D'Andrea, Università Carlos III de Madrid & Christophe Chandezon, Université Paul-Valéry Montpellier III
Pietro Li Causi, Università degli Studi di Siena
Maria Cristina Biella, Sapienza Università di Roma Claudia Minniti, Sapienza Università di Roma
Michel Gras, Accademia Nazionale dei Lincei