Kom el-Ghoraf

Ricerche archeologiche a Kom el-Ghoraf nel Delta occidentale (Egitto)

Tipologia: 
Scavo estero
Località: 
Egitto - Cairo - Kom el-Ghoraf
Direttore: 
Sist Loredana
Responsabili: 

Sist Loredana

Collaboratori: 
  • Aloise A. (dottoranda)
  • Barberini S. (disegnatore)
  • Cataldi Tassoni C. (architetto)
  • Lanna S. (dottorando)
  • Necci M. (archeologo-fotografo)
  • Pellegrini V. (topografo)
  • Sordi M. N. (specializzanda)

Kôm el-Ghoraf si trova nel Delta occidentale, nell’area della Beheira compresa tra Damanhur e Rosetta. In questo sito, dopo una prospezione compiuta nel 2001, lavora la Missione Archeologica in Basso Egitto dell’Università di Roma “La Sapienza” diretta da Loredana Sist e composta da Carlo Cataldi Tassoni, Maurizio Necci, Sergio Barberini, Simone Lanna, Maria Novella Sordi, a cui, nel 2005 si sono aggiunti Valerio Pellegrini e Agnese Aloise.

La regione in cui si trova Kôm el-Ghoraf faceva parte anticamente del VII nomo del Basso Egitto, distretto ancora poco conosciuto ed esplorato e che in epoca tarda era dominato dalla città di Metelis, non ancora identificata. Il sito si presenta come un tell molto vasto che copriva in origine più di 55 ettari E’ stato ampiamente demolito dai cercatori di sebbakh e in modo intensivo a partire dalla fine dell’ottocento, come si può notare dalle carte topografiche di epoche diverse, che ne registrano il progressivo smantellamento. Attualmente esso raggiunge una estensione E-O di 750 m, N-S di 300 m e una altezza massima di 18,80 m.

Ad una ricognizione di superficie l’area si presenta disseminata di imponenti strutture in mattoni crudi, che verosimilmente avevano carattere abitativo, come testimonia la grande quantità di ceramica domestica, prevalentemente di età romana e bizantina, sparsa su tutto il kôm. Oltre agli edifici in crudo sono state identificate per ora alcune modeste deposizioni e 11 strutture di età romana, costruite in mattoni cotti e posizionate in vari punti del tell, tutte - eccetto la A - completamente sommerse dal fango.

I risultati conseguiti durante queste campagne di scavo stanno delineando le fasi finali di utilizzo del sito, che risalgono all’inizio del VII secolo d.C., ovvero al momento dell’invasione araba dell’Egitto.  L’area della Beheira in cui si trova Kôm el-Ghoraf, era attraversata da canali che contribuivano al rifornimento idrico di Alessandria e costituivano anche un importante sistema di difesa della città.

Un sondaggio stratigrafico già iniziato nel 2002 nei pressi della struttura A, quasi alla sommità del tell, ha portato nel corso della campagna 2003 alla scoperta di un massiccio muro perimetrale che corre in direzione E-O. Sono stati anche trovati l’angolo N-O dell’edificio, un tramezzo interno con tracce di intonaco e addossati alla base di questo muro numerosi frammenti architettonici in pietra tra cui un grande doccione in calcare, terminante a testa di leone. Dimensioni architettoniche e decorazione dell’edificio inducono a ritenere che si tratti di una costruzione di carattere pubblico verosimilmente di età romana. Sopra questa struttura è stato messo in luce un insediamento di età tardoromana, costituito da edifici costruiti in mattone crudo rivestito all’esterno da una cortina in cotto.

Finanziamenti: 
  • Ricerca d'Ateneo
  • Ministero degli Affari Esteri
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