Dipartimento di Scienze dell'Antichità

L’indagine sul terreno in questo piccolo ma alto tell (2,60 ha x 31 m. di altezza) sulla riva sinistra dell’Eufrate, nei pressi di Birecik, è cominciata nel 1999 su invito del governo turco e della Middle East Technical University di Ankara che gestiva il progetto di salvataggio di siti archeologici minacciati dalla costruzione delle dighe di Carchemish e di Ilisu, sui tratti più meridionali del corso dell’Eufrate e del Tigri in Turchia. La missione dell’Università di Roma ha condotto 5 campagne a Zeytinli Bahçe, portando in luce l’intera sequenza di questo sito dalla lunga storia, dalla metà almeno del IV millennio all’età Tardo Bizantina/Medievale.

In particolare si sono rivelati importanti i ritrovamenti relativi alla lunghissima e ininterrotta successione di abitati del Tardo Calcolitico e del Bronzo Antico I, la scoperta inaspettata di una fortificazione imponente del Bronzo Medio (inizi II millennio), forse relativa ad una acropoli o piccolo palazzo sulla sommità della collina, e lo scavo di una interessantissima e nuova struttura fortificata Tardo Bizantina, con possenti mura di cinta e con all’interno un complesso di stanze in parte adibite ad attività domestiche. Alcune interruzioni nella sequenza si combinano con analoghi momenti di abbandono o crisi di occupazione nella zona e rivelano uno sviluppo a fasi alterne molto interessante e caratteristico di quest’area di confine.

Negli ultimi anni le ricerche si sono concentrate sui livelli più antichi di occupazione, dove strutture domestiche con materiali chiaramente attribuibili alla cultura Tardo Calcolitica locale, precedono l’arrivo delle influenza mesopotamiche con la cultura Uruk (Uruk Medio). La scoperta di una fase con buchi di palo e capanne, che separa la sequenza dei livelli a cultura Tardo Calcolitica locale da quelli a cultura Medio Uruk, sembrerebbe indicare che l’arrivo dell’influenza meridionale nel sito sia stato preceduto da un momento di crisi o momentanea interruzione nell’occupazione, almeno in questa parte dell’insediamento. Attualmente indagati sono anche i livelli finali del Bronzo Antico (BA III-IV), rinvenuti solo in una piccola area della collina. Si tratta di un’area aperta, probabilmente adibita a lavorazioni alimentari, in quanto sono presenti molti focolari e fossette. Vicino a questa sono state rinvenute centinaia di cretule, in una fossa, attualmente in fase di studio.